Monge spa - Luciano Fassa

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Quali aspettative avete per Zoomark in presenza?

Svolgere Zoomark International a novembre 2021 è una scelta difficile, ma necessaria. Le difficoltà sono legate alla capacità del nostro Paese nell’avanzare con le vaccinazioni come si sta facendo. Necessaria, perché dopo cosi tanto tempo per una manifestazione come Zoomark è importante farsi sentire e vedere. Le società che operano nel comparto attendono l’evento in presenza, altrettanto vale per i proprietari di punti vendita: si crea volano fra le tante aziende, c’è scambio e confronto fra operatori. Il nostro approccio è necessariamente positivo e attento rispetto ai diversi fattori che potranno incidere sullo svolgimento della fiera: dalla data (novembre non è l’ideale, ma probabilmente è il miglior compromesso) alle norme di comportamento che saranno definite e stabilite per la sicurezza e il rispetto delle precauzioni anti-Covid. Le aziende saranno chiamate a privilegiare gli investimenti per la sicurezza dei visitatori e clienti oltre a curare l’aspetto estetico dello stand, ci vorranno regole ben precise per chi espone e per chi visita, siamo fiduciosi nell’esperienza che BolognaFiere sta sviluppando anche attraverso altre manifestazioni.

 

 


Tutto il comparto del pet ha avuto un ottimo incremento delle vendite. La crescita proseguirà nel 2021? E dopo?

Il 2020 ci ha colto di sorpresa, non era prevedibile né scontato l’aumento del numero di animali, e soprattutto la misura in cui si è espresso, circa 500mila cani e 200mila gatti. Ciò ha comportato scenari positivi un po’ per tutte le aziende del settore pet, pur con le oscillazioni del periodo, con le fasi di lockdown che hanno determinato, per fare un esempio, le chiusure di molti punti vendita all’interno dei centri commerciali. Con più animali nelle famiglie il trend di crescita dei consumi è destinato a consolidarsi, per il 2021 e probabilmente anche per gli anni a venire se i trend sugli amici a 4 zampe verranno confermati. Non ritengo che possa aumentare la problematica degli abbandoni, tranne casi episodici il fenomeno fortunatamente è in regressione. L’incognita è sugli assestamenti di questa dinamica: il mercato a volumi e a valore continuerà a crescere, ma la crisi economica potrebbe farsi sentire modificando alcune delle abitudini di acquisto soprattutto sui prodotti di altissima fascia. L’andamento dei prossimi mesi sarà significativo per capire chi avrà beneficiato più di altri dell’aumento di cani e gatti.