ALMO NATURE - FONDAZIONE CAPELLINO

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Zoomark ritorna alla grande. Quali novità avete in serbo per chi verrà a visitarvi a BolognaFiere?
Innanzitutto porteremo Almo Nature e la Fondazione Capellino. Per noi è fondamentale far conoscere il nostro modello economico, la Reintegration Economy, che prevede che tutto ciò che viene generato sotto forma di vendite, dedotti i costi e le tasse, venga "restituito" alla biodiversità grazie ai progetti portati avanti dalla Fondazione.
Ma non mancheranno alcune interessanti novità anche per quanto riguarda i prodotti. Presenteremo una lettiera plant-based per i nostri amici felini, che si affiancherà alla nostra attuale famiglia di lettiere. In questo modo intendiamo rafforzare il messaggio relativo all'impatto ambientale negativo che le lettiere minerali e di silica generano rispetto a quelle vegetali. Faremo, poi, conoscere la linea Almo Nature di crocchette e umido funzionale. Infine, presenteremo la nostra linea di punta nel mondo delle crocchette: HFC, il pet fod con ingredienti in origine idonei al consumo umano, con il 100% di carne e pesce freschi.

Perché è importante partecipare a Zoomark? Quali sono le vostre aspettative e quali i vostri obiettivi?
Non ci vogliamo porre obiettivi per questo evento. Per noi Zoomark sarà un successo se genererà ulteriore consapevolezza – non solo in ambito consumer – circa i valori rappresentati dal brand. Almo Nature è una scelta di campo rispetto agli altri marchi di pet food. Chi ci accoglie, retailer inclusi, sa che non avrà solo alimenti di alta qualità per i nostri compagni animali, ma anche una visione e un modello chiari, capaci di generare un impatto positivo sul nostro ecosistema, anziché l’arricchimento di qualche fondo privato.

La vostra visione del mercato pet: che cosa accadrà da qui a Zoomark 2023? Quali sfide ci attendono nei prossimi mesi e quali opportunità?
La sfida principale è far percepire a retailer e consumatori la qualità degli ingredienti proposti dai brand. Siamo in un momento storico in cui conta più il colore del packaging del prodotto che il suo contenuto. Occorre invertire la rotta.
La seconda sfida, non meno importante, è la gestione di un contesto macroeconomico complesso che genera spinte inflazionistiche e disruptions lungo tutta la filiera, creando scenari complessi per tutti gli attori coinvolti. Crediamo che le opportunità risiedano nella qualità dei nostri prodotti, un caposaldo nella nostra filosofia commerciale, e nella gestione delle situazioni attuali attraverso una comunicazione costante con i nostri partner strategici di filiera, con i quali si è generato un rapporto di "squadra", e non di gestione di interessi individuali.