17/08/2018

DA DOVE ARRIVANO I "FIGLI" A QUATTRO ZAMPE?

Ma da dove arrivano i "figli" a quattro zampe? La metà delle volte arrivano da strutture di ricovero (canili o gattili) o è stata salvata direttamente dalla strada, segnale di una sensibilità crescente contro gli abbandoni, fenomeno sempre più stigmatizzato dalle campagne di informazione.

E' quanto emerge dal Dossier di Coldiretti "Gli animali nelle case degli italiani" presentato in occasione di Sant'Antonio Abate, il Patrono degli animali, in Piazza San Pietro a Roma dove, per l'occasione, sono arrivate mucche, asini, pecore, capre, galline e conigli delle razze più rare e curiose salvate dal rischio di estinzione.

Una tradizione popolare - spiega Coldiretti - che il 17 gennaio vede in tutta Italia parrocchie di campagna e città prese d'assalto per la benedizione della variegata moltitudine di esemplari presenti sul territorio.

Negli ultimi cinque anni si registra un vero e proprio boom per la richiesta di servizi veterinari (+89.1%), mentre strutture per la cura del benessere e asili per cani e gatti hanno fatto segnare un aumento del 43.7%.

Nuovi servizi - spiega la Coldiretti - che sono il sengale di un'attenzione sempre maggiore per i pet, considerati veri e propri componenti della famiglia che, se non possono essere portati in ferie (in Italia si stima che circa la metà degli alberghi siano "a misura di Fido"), vengono sistemati in strutture di accoglienza dove sono nutriti e curati.

Il ruolo degli animali all'interno della società è cresciuto ed è stato anche ricnosciuto a livello giuridico da norme e regolamenti come la legge sull'agricolutara sociale, fortemente sostenuta dalla Coldiretti, che valorizza gli effetti positivi della pet-therapy, entrata prepotentemente tra le nuove attività previste.

Fra le pratiche di agricolutare sociale vi sono, infatti, i servizi di cura e assistenza terapeutica come l'ippoterapia e l'onoterapia, senza dimenticare la funzione formativa e conoscitiva soprattutto nei confronti delle nuove generazioni svolta dalle fattorie didattiche.


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