26/03/2019

INSERIMENTO DEGLI ANIMALI D'AFFEZIONE NELLO STATO DI FAMIGLIA DEL PROPRIETARIO

Il fatto che gli animali d'affezione siano entrati di diritto negli affetti familiari è ormai cosa dimostrata da numerosi studi scientifici, nonché dalle statistiche contenute nel presente rapporto. La relazione che lega il proprietario al proprio pet è ormai definita quale rapporto di adozione e non di proprietà: sarebbe quindi più appropriato parlare di un adottante piuttosto che di un proprietario.

Non a caso, un progetto di legge presentato all'inizio dell'ultima Legislatura definisce la famiglia anagrafica come "insieme di persone legate da vincoi di matrimonio, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, nonché una o più persone legate ad animali da affezione da vincoli affettivi, di adozione e tutela, coabitanti e aventi dimora abituale nello stesso Comune".

L'inserimento dei pet nello Stato di famiglia formalizzerebbe questo rapporto d'affetto che contraddistingue milioni di famiglie italiane. Secondo Carla Rocchi, presidente dell'ENPA, questa proposta potrebbe avere una valenza simbolica e culturale di grande rilievo, contribuendo a diffondere nell'opinione pubblica la considerazione dei cani e dei gatti come mebri della famiglia a tutti gli effetti.


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